E’ stata tenuta ieri, 7 aprile 2021, l’audizione di Assoverde presso la IX Commissione Agricoltura del Senato della Repubblica sul Disegno di Legge S2009 – Disposizioni per la disciplina, la promozione e la valorizzazione delle attività del settore florovivaistico.
Presenti, oltre Assoverde – Associazione Italiana Costruttori del Verde, AIGP – Associazione Italiana Giardinieri Professionisti e AICG – Associazione Italiana Centri di Giardinaggio.
Per contestualizzare le proposte di emendamento presentate in sede di audizione è stato trasmesso il DECALOGO ASSOVERDE, che comprende le linee prioritarie dell’Associazione condivise con gli Associati.
Particolare enfasi è stata data dal Presidente, dott. Antonio Maisto:
– alla necessità di intervenire sugli articoli introduttivi, di definizione del settore (Art. 1) e delle attività (Art.2), con una chiara distinzione e specificazione delle imprese che svolgono attività di creazione, sistemazione e manutenzione del verde pubblico e privato, urbano, extraurbano e forestale, come previste dall’Allegato 2 del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per gli operai agricoli e florovivaisti;
– alla necessità di definire standard minimi di qualità dei progetti e degli interventi, anche in riferimento ai Criteri Ambientali Minimi e alla sostenibilità dei cicli di produzione;
– al riconoscimento delle competenze specialistiche degli operatori, sia pubblici che privati e ai rispettivi percorsi formativi, anche attraverso l’istituzione di un Albo ufficiale degli Operatori del Verde (Art. 6);
– alla necessità di strumenti di programmazione e regolamentazione di livello nazionale, da declinare a livello locale, in funzione degli obiettivi strategici che il settore del verde può raggiungere (Art. 9).
Un più ampio articolato è stato proposto per delineare il campo delle attività di creazione, sistemazione e manutenzione del verde (Art. 14), a garanzia della qualità e della efficacia degli interventi, con l’introduzione di nuovi modelli di gestione sia nel settore degli appalti pubblici che privati, oltre che strumenti ed incentivi volti a sviluppare e dare nuovo impulso al settore.
Da rinominare i cosiddetti “contratti di coltivazione” (Art. 15), con la nuova definizione di “Contratti di coltivazione, creazione, sistemazione e manutenzione del verde” da stipulare sia con le aziende florovivaistiche che provvedono alla coltivazione, preparazione e fornitura della pianta sia con le imprese che provvedono alla sistemazione del sito d’impianto, messa a dimora della pianta e cura della stessa fino al momento dell’attecchimento.
Proposta, infine, l’abrogazione dell’articolo relativo alla partecipazione dei cittadini alla cura del verde urbano (Art. 16), se non rivisto nella misura di favorire sinergie tra pubblico e privato, stimolando i privati a sostenere “economicamente” gli interventi sia di nuova realizzazione che di cura e manutenzione del verde, comunque attraverso il riferimento ad aziende e professionisti qualificati e sotto il controllo dell’Amministrazione.