Il 28 maggio 2020 si è riunito il Tavolo del settore florovivaistico al Mipaaf, in presenza della Ministra Teresa Bellanova, per illustrare le azioni presenti nel Decreto Rilancio e fare il punto con le varie rappresentanze su criticità e difficoltà vissute in questi mesi dal settore. Presenti tutte le Associazioni e gli Organismi rappresentativi del settore.
“Nel Decreto rilancio”, ha detto la Ministra, passando a illustrare le misure, “che in questi giorni stiamo pianificando per portarlo all’intesa con le Regioni, c’è un primo strumento trasversale al quale possono accedere anche le imprese agricole per contributi a fondo perduto. Vale per le imprese fino a 5 milioni di euro di fatturato e garantisce un fondo perduto dal 20 al 10% delle perdite subite. Un primo importante segnale che abbiamo voluto per il settore, non esaustivo ma comunque rilevante. L’Agenzia delle entrate sta già elaborando i dati necessari e il Mef ci informa che da giugno sarà possibile l’invio delle domande”.
Sul ristoro al reddito, possibile grazie allo stanziamento dei 500milioni per le filiere in crisi, ha detto la Ministra Bellanova, “inseriremo l’intervento di ristoro al reddito. Lo stiamo costruendo in queste ore e tenendo conto anche di quanto emerso oggi. I contatti con Regioni, le organizzazioni agricole, Agenzia dell’entrate per la quantificazione dei danni subiti sono già in corso, per garantire un ristoro equo. Che tenga conto dei danni subiti, guardando non solo al mese di aprile ma anche al periodo marzo-giugno. Ho chiesto agli Uffici di costruire un modello di rimborso semplice, efficace, e per una valutazione concreta delle perdite. Seguiremo l’esempio di altri Stati membri che la Commissione ha autorizzato alla luce dell’emergenza oltre la prefissata soglia dei 100mila euro”.
Infine, sulla liquidità, ha proseguito la Ministra, “abbiamo rafforzato gli strumenti, portando a 350 milioni di euro la dotazione per le garanzie Ismea. Naturalmente bisognerà tenere in conto le specificità. Siamo consapevoli del vero e proprio crollo sofferto dai fiori recisi per l’annullamento delle cerimonie e le difficoltà nell’export”.
Vai al Comunicato Stampa istituzionale
Piuttosto che sulla richiesta di misure integrative e/o di sostegno, l’intervento di Assoverde si è concentrato sulla centralità e sulle potenzialità che il settore del verde, nel suo complesso e attraverso le diverse filiere, può oggi fornire, nella fase di adattamento delle città all’emergenza Covid-19 e verso obiettivi più ambiziosi di qualità dell’aria, contrasto ai cambiamenti climatici, salvaguardia del territorio, qualità e salubrità delle are urbane. Lo sforzo delle Istituzioni deve essere quello di valorizzare tali potenzialità e il carattere strategico che il “Verde”, assunto come elemento costruttivo, può fornire, rispetto alle molteplici funzioni ecologiche, ambientali, igienico-sanitarie, sociali e ricreative, culturali e didattiche, estetiche ed architettoniche che il verde svolge.
In questa direzione vanno le proposte di emendamento agli Articoli 119 e 121 del DL Rilancio, che Assoverde ha trasmesso ai Ministri competenti e, per conoscenza, al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, per il rafforzamento del Bonus verde, uno dei possibili strumenti che, se opportunamente valorizzato, può andare in questa direzione. In particolare, le proposte di emendamento riguardano l’equiparazione di tale incentivo a quelli previsti per le altre tipologie di intervento, ovvero: la detrazione delle spese al 110%; innalzamento del tetto delle spese ammissibili a 30.000 euro per unità immobiliare; riduzione a 5 anni del periodo di ammortamento delle spese sostenute; possibilità di cessione all’impresa oppure alle banche del credito di imposta.
Scarica le proposte di emendamento presentate da Assoverde
Strutturato in questo modo, lo strumento del Bonus Verde potrà davvero assumere una valenza strategica:
- per i privati che potranno fruire delle opere a verde, rispetto alle molteplici funzioni ecologiche, ambientali, protettive, igienico-sanitarie, sociali e ricreative, culturali e didattiche, estetiche ed architettoniche che il verde svolge.
- per le Amministrazioni pubbliche che, attraverso lo sviluppo di sinergie pubblico-privato, potranno favorire i processi di decarbonizzazione, rinaturalizzazione, ricostruzione degli equilibri eco-sistemici e di salvaguardia delle biodiversità all’interno delle città.
- per il settore degli operatori del verde che potrà trovare un ulteriore filone di ripresa delle attività, in maniera strutturata e regolamentata, contrastando in tal modo anche il generale e frequente ricorso, per queste specifiche tipologie di intervento, a lavoratori occasionali, non specializzati, e al lavoro sommerso.
La medesima richiesta, con la proposta di emendamento al DL Rilancio, è stata presentata da Assoverde in occasione della audizione consultiva alla XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA) – CAMERA DEI DEPUTATI del 29 maggio 2020, sul Disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 34 del 2020, recante Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19 (C. 2500 Governo)