1. QUALITÀ DELL’AMBIENTE IN CUI VIVIAMO
In Italia, circa 70 mila decessi l’anno (il 25% del totale) sono direttamente o indirettamente collegati all’inquinamento atmosferico: 1 ettaro di foresta urbana può rimuovere in media 17 kg/anno di polveri sottili (in particolare di pm10 causa di numerosi disturbi respiratori) e fino a 35,7 kg/anno di ozono troposferico (un gas con elevato potere ossidante che indebolisce le funzioni polmonari); gli alberi di una foresta periurbana possono assorbire fino a 1.000 kg/anno per ettaro di carbonio. (Fonte: CREA)
Parchi e giardini diventano, dunque, forti alleati nella riduzione dell’inquinamento atmosferico e nel miglioramento della qualità dell’aria, con implicazioni dirette sulla SALUTE delle persone.
Il Verde, inoltre, nelle sue diverse declinazioni, riduce le elevate temperature, contrastando le cosiddette “isole di calore” nelle nostre città; mitiga gli effetti degli eventi meteorologici estremi, come ad esempio delle piogge sempre più violente; agisce nel consolidamento dei suoli, contrastando i fenomeni di dissesto idrogeologico. Interviene, in generale, in risposta ai gravi fenomeni determinati dai cambiamenti climatici, in un processo più ampio di riqualificazione urbana e salvaguardia degli habitat e degli ecosistemi urbani ed extraurbani.
2. SALUTE E BENESSERE PSICO-FISICO DELLE PERSONE
Dai contributi tecnico-scientifici del Libro Bianco del Verde, forniti da medici e ricercatori dell’Istituto superiore di Sanità, si evidenzia che, in prossimità di aree verdi, i tassi di mortalità prematura si riducono del 4% per ogni incremento di tasso di vegetazione di 0,1 entro 500 metri dalla zona di residenza; la prevalenza di patologie cardiovascolari e del diabete mellito è significativamente più bassa tra le persone che utilizzano aree verdi; sono documentati il minor tasso di mortalità e la maggiore longevità della popolazione che vive in aree urbane con spazi verdi.
In termini di benessere psico-fisico, la fruizione di aree verdi incide direttamente sullo sviluppo evolutivo e sui livelli di apprendimento dei bambini; sul mantenimento del fisico ed il miglioramento della qualità della vita e i livelli di socializzazione degli anziani; su specifiche patologie, come autismo e alzheimer; sulla riduzione del rischio di sviluppare problemi psichiatrici e psicologici, come stress, sintomi depressivi, ansia e disturbi dell’umore.
Il Verde, dunque, determina benefici diretti, sia in termini di prevenzione sia di cura di determinate patologie, riducendo in tal modo la SPESA SANITARIA, migliorando, in generale, la qualità della vita ed il livello di benessere di coloro che vivono in aree dotate di spazi verdi.
3. BELLEZZA DELLE CITTÀ, SVILUPPO SOCIO-ECONOMICO, CULTURA
Risulta innegabile la bellezza degli spazi verdi all’interno delle città ed il valore del verde, da preservare e valorizzare al pari di quello storico-architettonico in tutte le sue forme, con un impatto diretto sullo sviluppo sociale (livelli di socializzazione e aggregazione) e culturale (con un ruolo didattico-educativo), ma anche sul valore economico delle aree urbane dotate di spazi verdi.
Secondo le ricerche condotto dall’U.S. Forest Service e dall’Università di Washington negli Stati Uniti, gli immobili con copertura arborea hanno un incremento di valore pari al 10-20%. Nello specifico, il valore di un immobile aumenta fino al 10-15% se ci sono filari di alberi maturi lungo le strade; fino al 20% se nei pressi dell’abitazione si trova un parco; fino al 32% se si trovano cinture verdi intorno all’edificio.
Il Verde, dunque, nelle sue diverse declinazioni, assume un ruolo strategico nei processi di riqualificazione e rigenerazione delle città.
LE ATTIVITÀ DI KÈPOS
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