E’ stato inaugurato domenica 6 settembre 2020 e resterà fruibile fino al 25 ottobre l’allestimento di “Piazza Tevere 2020”, nell’area tra Ponte Sisto e Ponte Mazzini resa celebre nel mondo dalle opere dell’artista sudafricano William Kentridge.
Si tratta di un’installazione paesaggistico-ambientale in un’area dove natura, acqua e arte, passato e presente convivono e si alimentano a vicenda, creando una “piazza” d’incontro e di cultura, ma anche di discussione sui benefici che la natura può dare alla città per contrastare l’emergenza climatica e sanitaria che stiamo vivendo.
L’intervento è stato promosso dall’Ufficio Speciale Tevere di Roma Capitale, con un team di partner autorevoli (Acea, Italgas, Terna, Rainbird, plasticWOOD.it, e l’associazione Tevereterno), coordinati da Agenda Tevere Onlus, sulla base del progetto redatto dall’Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio (AIAPP), assieme al laboratorio Cesare Romiti, Centro di progettazione di Agenda Tevere.
Le opere a verde (il prato e le alberature) sono state fornite e messe in opera da ASSOVERDE, attraverso il coinvolgimento attivo e propositivo delle Aziende Associate (Assiverde, Bindi Secondo, Florovivaistica Del Lazio, Laurentina Servizi, O.P.E.R.A.M., Professionisti Del Paesaggio, Sia Garden, Sublacense Garden). La fornitura delle vernici necessarie a delimitare le aree sono state fornite da ASSOVERNICI.
L’iniziativa, realizzata dall’Ufficio speciale Tevere di Roma Capitale, è coerente con il piano strategico di Resilienza di Roma Capitale e propone un paesaggio “inaspettato” che unisce idealmente le due sponde del fiume fra Ponte Sisto e Ponte Mazzini grazie alla presenza di un prato adagiato sulle lapidee banchine fluviali. In questo modo si produce un nuovo spazio pubblico animato da temi sociali ed ecologici nell’ambito di una forma di socializzazione, di “vicinanza nel distanziamento”, adatta al momento che stiamo vivendo.
IL PROGETTO StrategieGreen2020
Il modello di gestione dell’intervento rientra nel Progetto “StrategieGreen2020”, promosso da ASSOVERDE, AIAPP ed ANACI, a cui aderiscono anche altre Associazioni (Aigp, Anve, Aises, Assovernici), al fine di rendere gli spazi della città più sani, accoglienti e funzionali nel corso di due mesi nei quali, pur con l’adeguato distanziamento fisico, si intende favorire la possibilità di incontrarsi e passeggiare in sicurezza e con la necessaria qualità dei luoghi e salubrità dell’aria.
Al fine di ridurre al minimo i costi sostenuti dall’Amministrazione, l’allestimento è stato realizzato grazie all’impegno professionale di Agenda Tevere, dell’AIAPP ed ASSOVERDE, insieme ai generosi contributi di altre Associazioni ed Aziende che hanno condiviso l’impegno e la passione per la nostra città e il suo futuro. Tra queste: Acea, Italgas e Terna, a cui si sono affiancate aziende produttrici, quali Rainbird e plasticWOOD.it, che svolgono ricerche per offrire prodotti sempre più sostenibili per i luoghi che abitiamo, ed Assovernici, associazione che raggruppa aziende produttrici di Vernici.
IL LUOGO
L’idea di denominare “Piazza Tevere” lo spazio fluviale compreso tra Ponte Sisto e Ponte Mazzini è dell’artista americana Kristin Jones. A partire dal 2005 tale idea è stata portata avanti dall’associazione Tevereterno – presieduta dall’artista fino al 2014 – che ha puntato alla riscoperta e rivalutazione del ruolo e della presenza del fiume in città attraverso la realizzazione di grandi installazioni di arte contemporanea e di iniziative di valorizzazione del luogo come spazio pubblico urbano.
Gli interventi artistici site specific promossi dall’associazione Tevereterno che si sono succeduti negli anni fino ad oggi, compresa l’opera di William Kentridge “Triumph and Laments” inaugurata il 21 aprile del 2016, hanno cercato di sottrarre il Tevere all’oblio e allo scivolamento verso il degrado trasformando Piazza Tevere in luogo privilegiato dell’arte contemporanea e della vita sociale cittadina attorno al quale, nel corso degli anni, Tevereterno ha sviluppato iniziative artistiche e didattiche animate da protagonisti della vita culturale italiana.
E’ questa manifestazione/narrazione di nuova tipologia di spazio urbano che si vuole ora riprendere.
L’ALLESTIMENTO TEMPORANEO
Il progetto è stato elaborato da un gruppo di lavoro composto da membri dall’Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio (AIAPP) e dal Laboratorio progettuale “Cesare Romiti” di Agenda Tevere Onlus, associazione costituita nel 2017 per fornire progettualità, supporto professionale e risorse finanziarie a tutti le istituzioni romane al fine di supportarle nella riqualificazione delle sponde del fiume della Capitale.
L’allestimento prevede la disposizione di 4.600 mq di prato distribuito sulle due sponde (due fasce di 500 metri di lunghezza per 4,6 di larghezza in ciascuna banchina) disposto su uno strato di sabbia, con irrigazione a scomparsa che ne garantisce la sopravvivenza. È prevista inoltre l’installazione di 40 alberi ripariali in vaso, argentei Populus alba, in riva sinistra accorpati e disposti in modo da aumentare la superficie ombreggiata.
Sul fronte degli arredi e delle attrezzature saranno installati sdraio, tavoli con sedie, rossi (in memoria di precedenti allestimenti organizzati a Piazza Tevere dall’associazione Tevereterno) e una pedana per accogliere spettacoli e dibattiti.
Sulle due sponde sono inoltre stati installati faretti direzionati, con finalità scenografica, verso le chiome dei platani del Lungotevere.
Nelle serate dall’11 al 13 settembre sono previsti due allestimenti artistici. Il primo, “Ombre dal Lupercale”, è una riproposizione dell’allestimento diretto da Kristin Jones nel 2006 con un’animazione di lupe di sette artisti diversi proiettate sul muraglione con l’accompagnamento di musiche appositamente composte da sette compositori contemporanei, allestimento riproposto come auspicio per futuri interventi di nuovi artisti.
Il secondo, un omaggio di Sandro Polci all’artista William Kentridge, consisterà nella proiezione di immagini che si “assolvono e dissolvono” di bozzetti originali dia Kentridge e foto (di Marcello Leotta) di una “lupa” dell’opera originaria che si vanno a sovrapporre a quella presente attualmente nel muraglione.
Nel corso del mese e mezzo di apertura dell’allestimento è previsto infine un ampio programma di eventi artistici e culturali.
IMPATTO COLLATERALE PERMANENTE
In un momento di emergenza che non è solo sanitaria ma anche sociale ed economica, Agenda Tevere, AIAPP e Roma Capitale si sono voluti assicurare che gli investimenti fatti per realizzare questo allestimento temporaneo non avessero una valenza di natura “effimera”. Per questo hanno previsto che, alla chiusura dell’allestimento, i materiali temporaneamente installati nelle banchine lapidee tra Ponte Sisto e Ponte Mazzini – il substrato di terriccio, il sistema di irrigazione, il manto erboso e gli alberi in vaso – saranno trasferiti a Riva Ostiense sulla base di un progetto di riqualificazione di quell’area.
AZIENDE/PARTNER
Come già detto questo progetto è stato reso possibile da aziende/partner che ne hanno condiviso elementi e finalità.
Per questo si ringraziano: AIAPP e i partecipanti del Laboratorio Cesare Romiti (prof. arch.Gianni Celestini, arch. Alessandra Schmid, ing. Alessandro Ricca, coordinati dall’arch. M.Cristina Tullio), per il supporto progettuale e culturale; Acea, Italgas, Terna e le aziende laziali di ASSOVERDE (Assiverde, Bindi Secondo, Florovivaistica Del Lazio, Laurentina Servizi, O.P.E.R.A.M., Professionisti Del Paesaggio, Sia Garden, Sublacense Garden), plasticWOOD.it e Rainbird, per il supporto realizzativo; Kristin Jones, Sandro Polci, Marcello per le video istallazioni; Leotta e Sebastiano Luciano per le fotografie e tutti i volontari di Agenda Tevere per il loro contributo.